Quante volte abbiamo pensato, sia nel caso di giovani magari alle prime esperienze con il mondo del lavoro o soggetti più “anziani” che vogliono arrotondare il proprio stipendio, di aprire un negozio online (o e-commerce per i più avvezzi alla lingua inglese)?
Che sia un negozio Ebay, un semplice profilo Ebay, un negozio Amazon o un vero e proprio e-commerce con sito proprio (magari in dropshipping) fa poca differenza: l’importante è vendere, e sopratutto guadagnare (cosa sicuramente più difficile).
I sistemi di vendita online si sono molto evoluti negli ultimi anni, ed è ormai piuttosto semplice: anche se non si utilizza un sistema come Ebay (già pronto all’uso) o Amazon ci sono molti esempi di e-commerce che si possono creare “in un click” o comunque senza avere troppa dimestichezza con il mondo html e con i siti internet in genere (non li elenchiamo magari per non fare troppa pubblicità).
Come regolarizzarsi però da un punto di vista fiscale?
E’ una delle domande che attanaglia chi si avvicina al mondo e-commerce, e vi posso assicurare che non è altrettanto semplice, anche se le procedure sono state sicuramente semplificate da qualche anno a questa parte.
Innanzitutto non è più necessario recarsi presso tutti gli enti competenti per le iscrizioni, ma basta regolarizzarsi con un’unica comunicazione (Comunica ovvero Comunicazione Unica) che iscrive a tutti gli enti preposti, che nel dettaglio sono:
Per avviare da soli l’attività bisognerebbe accreditarsi comunque presso tutti gli enti sopra (Telemaco, Entratel/Fisconline, INPS online), possedere una firma digitale e una PEC (che è in ogni caso obbligatoria da ottobre 2012 per avviare un’attività): il consiglio che possiamo dare è di rivolgersi sempre ad un esperto, che riuscirà ad effettuare le iscrizioni in maniera molto più veloce e senza dispendio di tempo (e soprattutto con la minima possibilità di errori.
Vediamo in dettaglio come muoversi (o almeno come operiamo solitamente noi):