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Il modello di fattura: cosa inserire?

Il modello di fattura: cosa inserire?

 

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Hai avviato la tua attività, mosso i primi passi, creato i primi contatti, organizzato le tue operazioni e avuto la prima commissione.

É arrivato il momento di ricevere il pagamento e emettere la relativa fattura. Cosa va inserito nel modello di fattura perché questo sia legale?

Un programma di fatturazione può aiutarti notevolmente in questo senso offrendoti dei documenti predefiniti pronti per essere compilati.

Un modello di fattura professionale

Secondo la legge, una fattura deve includere:

  • la data di emissione
  • il numero di fattura che identifichi il documento in modo univoco (a partire dal 2014 non è più necessario che la serie segue l’anno solare ma puoi proseguire in modo progressivo)
  • dati dell’emittente (ragione sociale, indirizzo completo e partita IVA)
  • dati del cliente (ragione sociale o nominativo, indirizzo completo, partita IVA o codice fiscale nel caso in cui si tratti di un privato)
  • descrizione dei beni e/o dei servizi che vendi inclusi i prezzi unitari, l’aliquota e importo IVA
  • il totale da pagare

Che altre informazioni puoi inserire nel modello di fattura?

Possono esserci degli altri casi in cui la tua fattura sia leggermente diversa dalla struttura appena presentata. Ad esempio:

  • dei riferimenti legislativi nel caso in cui sia contribuente di un regime speciale come quello forfetario (che tra l’altro prevede anche di non applicare l’IVA e apporre una marca da bollo di 2 euro per importi maggiori di 77,47 euro) oppure il 74ter per le agenzie di viaggio.
  • un riferimento al regime di inversione contabile o reverse charge nel caso in cui la tua attività sia in uno dei settori che la Legge di Stabilità ha identificato tra quelli che debbano adoperarlo oppure per operazioni intracomunitarie.
  • applicare la ritenuta d’acconto sull’imponibile come anticipo sul imposte come IRPEF, IRES e IRAP nel caso in cui la forma giuridica lo preveda e il cliente sia soggetto passivo IVA (titolare di una partita IVA)
  • aggiungere la rivalsa come percentuale dell’imponibile per coprire parte dei contributi pensionistici.