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Guida Oneri nel Modello 730 2015: quali sono e come inserirli

Guida Oneri nel Modello 730 2015: quali sono e come inserirli

Oneri nel Modello 730 2015: quali sono e come inserirli

Ampia e articolata è la gamma degli oneri che possono essere portati in detrazione dall’IRPEF lorda ovvero in deduzione dal reddito complessivo previa indicazione nel quadro E del modello 730 2015.

Le spese devono essere state sostenute dal contribuente nel 2014 (principio di cassa).

Il soggetto che presta l’assistenza fiscale (Caf, professionista o sostituto d’imposta) è tenuto poi a conteggiare l’importo della detrazione o della deduzione e ad indicarlo nel prospetto di liquidazione rilasciato al dichiarante dopo aver calcolato le imposte (modello 730/3).

Alcune spese possono essere sostenute, oltre che nel proprio interesse, anche nell’interesse dei familiari a carico (spese sanitarie, premi di assicurazione, spese per la frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria, contributi previdenziali e assistenziali), a prescindere dalla circostanza che si fruisca o meno delle detrazioni per carichi di famiglia, oppure nell’interesse dei familiari non a carico che siano affetti da patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica.

Per alcune tipologie di spese sono previsti dei tetti (importi e percentuali) massimi di detrazione o deduzione.

Per tutte le spese sostenute deve essere conservata un’idonea documentazione probatoria (fattura, ricevuta o quietanza, contratto, estratto conto bancario o postale e via dicendo).

Spese detraibili al 19% o 26%

Rientrano tra le spese ammesse in detrazione nella misura del 19%, oltre alle spese sanitarie e a quelle per interessi sui mutui, anche alcuni oneri meno diffusi come:

  • le spese di istruzione per la frequenza di istituti secondari di primo e secondo grado, universitaria, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, che possono essere tenuti presso università o presso istituti pubblici o privati, italiani o stranieri;
  • le spese veterinarie per la cura di animali legalmente detenuti per compagnia o pratica sportiva entro il limite di € 387,34, tenendo presente che è stabilita una franchigia di € 129,11;
  • le spese dei genitori per le rette di frequenza degli asili nido pubblici o privati per un importo non superiore a € 632 annui per ciascun figlio;
  • i compensi pagati a soggetti di intermediazione immobiliare per l’acquisto dell’immobile da adibire ad abitazione principale entro la soglia di € 1.000;
  • le spese funebri per la morte dei familiari ex art. 433 c.c. e di affidati o affiliati (limite di € 1.549,37 per ogni decesso);
  • i premi per assicurazione sulla vita e contro gli infortuni entro la somma massima di € 530 (premi di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni, nel caso di polizze stipulate fino al 31 dicembre 2000, sempre che il contratto duri almeno cinque anni e non consenta prestiti nel periodo di durata minima ovvero premi per le assicurazioni aventi ad oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente superiore al 5%, nell’ipotesi di contrati stipulati da partire dal 1° gennaio 2001);
  • i premi per assicurazioni per rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, sempre che la compagnia di assicurazione non possa recedere dal contratto, entro l’importo soglia di € 1.291,14, al netto dei premi per le assicurazioni aventi ad oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente.

Viene invece prevista la detrazione più elevata del 26% per le erogazioni liberali a favore delle ONLUS, nei limiti di € 2.065 annui (per tali erogazioni, in alternativa, è consentito beneficiare della deducibilità dal reddito complessivo) e per quella a favore dei partiti politici iscritti nella prima sezione del registro nazional di cui all’art. 4 del D.L. n. 149/2013, per importi compresi tra € 30 e 30.000.

Spese detraibili al 50%

Spetta una detrazione del 50% per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2014 in relazione agli interventi di recupero edilizio (ad esempio, interventi di manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle parti comuni di edifici residenziali, interventi di restauro e risanamento conservativo).

Richieste

Condizioni richieste sono il possesso o la detenzione dell’immobile sul quale sono stati effettuati gli interventi di recupero edilizio sulla base di un titolo idoneo (proprietà, altro diritto reale, concessione demaniale, locazione o comodato), il pagamento con bonifico bancario o postale specificando la causale del versamento, l’indicazione nella dichiarazione dei redditi dei dati previsti e la conservazione ed esibizione su richiesta dell’Ufficio dei documenti delle spese sostenute.

Anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento ha diritto alla detrazione sempre che abbia sostenuto le spese e le fatture e i bonifici siano a lui intestati o, in mancanza, sia riportata in fattura la percentuale della spesa sostenuta dallo stesso.

Spese deducibili

Si annoverano tra le spese deducibili dal reddito complessivo, in aggiunta ai contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori e volontari versati all’ente pensionistico di appartenenza e all’assegno periodico erogato all’ex coniuge al netto degli assegni destinati al mantenimento dei figli, anche:

  • i contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari fino a € 1.549,37;
  • le erogazioni liberali in denaro o in natura a favore di ONLUS, di associazioni di promozione sociale e di alcune fondazioni ed associazioni riconosciute entro il limite del 10% del reddito complessivo e nella misura massima di € 70.000 (tale deduzione è alternativa alla detrazione);
  • i contributi per familiari fiscalmente a carico in quanto detentori di un reddito complessivo non superiore a € 2.840,51.

Un caso pratico

Un contribuente, che ha un gatto siamese per sua compagnia, ha sostenuto nel 2014 delle spese per alcuni interventi chirurgici effettuati e fatturati dal veterinario, oltre che per i medicinali di cura necessari, per un totale di € 340. Può indicare tali spese nel modello 730 2015?

Il contribuente può detrarre le spese veterinarie nella misura del 19% fino all’ammontare di € 387,34, nei limiti della parte eccedente la soglia di € 129,11, per le sole spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva. Tra le spese veterinarie, infine, compaiono sia le prestazioni professionali del veterinario sia l’acquisto di medicinali prescritti da quest’ultimo. La somma che il contribuente recupera presentando il modello 730 2015 ammonta a € 40.