La detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia è un’agevolazione strutturale, fissata originariamente con il dl 201/2011 al 36% per un importo complessivo non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare. Aliquota e tetto, tuttavia, possono variare:
Rientrano le spese sostenute per ristrutturare abitazioni e parti comuni di edifici residenziali nel territorio dello Stato. Per calcolare la detrazione occorre far riferimento al totale delle spese sostenute con il criterio di cassa. Tale importo va ripartito tra coloro che hanno sostenuto la spesa, anche il famigliare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento purché abbia sostenuto le spese e le fatture e i bonifici siano a lui intestati. E’ ammessa la detrazione anche nei casi in cui le fatture e i bonifici non siano intestati al familiare convivente, purché la percentuale della spesa sostenuta dallo stesso sia indicata nella fattura.
Il bonus è ammesso fino a quando si trova capienza nell’imposta Irpef annuale. La parte eccedente non potrà essere recuperata neanche in esercizi successivi. Esempio: Irpef complessiva pari a 1.000 euro; quota annuale detraibile pari a 1.500 euro. La quota eccedente di 500 euro non potrà essere recuperata né chiesta a rimborso. La detrazione è ripartita in 10 quote annuali a partire dall’anno in cui la spesa è sostenuta. Se si vende casa prima dei dieci anni, si può scegliere se continuare a godere delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferirne il diritto all’acquirente (se persona fisica).
Possono fruire della detrazione i seguenti contribuenti assoggettati a Irpef:
Per fruire dell’agevolazione è necessario:
Il legislatore, inoltre anche per l’anno 2016 ha confermato il Bonus Mobili. Si tratta della possibilità di usufruire della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica superiore alla A+. Condizione per poter beneficiare del bonus mobili è che i mobili e gli elettrodomestici servano all’immobile oggetto della ristrutturazione.
Quindi il bonus mobili è imprescindibilmente legato ai lavori di ristrutturazione dell’immobile: Il limite di spesa del bonus è di Euro 10.000 e il pagamento può avvenire oltre che con bonifico bancario, anche a mezzo carte di credito, mentre è escluso l’utilizzo del contante e di assegni.