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Cartella di pagamento cambia nella forma e nel contenuto

Cartella di pagamento cambia nella forma e nel contenuto

cartella di pagamento

A decorrere dal 1° gennaio 2016 è obbligatoria l’adozione della nuova versione per i ruoli consegnati dall’Agenzia delle Entrate agli agenti della riscossione. Il restyling è arrivato con il provvedimento del 19 febbraio 2016.

La nuova cartella di pagamento presenta un’unica sezione per le varie modalità di pagamento degli importi a ruolo, anche se i maggiori ritocchi hanno riguardato le avvertenze. Con la modifica della disciplina relativa all’istituto del reclamo-mediazione, la sezione “Presentazione del reclamo-mediazione e del ricorso” è diventata “Presentazione del ricorso”; è stato inoltre eliminato qualsiasi riferimento alle norme pregresse che imponevano al contribuente di presentare, in via preliminare, un’istanza di reclamo-mediazione.

Attualmente, per le controversie di valore non superiore a ventimila euro, la presentazione del ricorso giurisdizionale produce anche gli effetti di un reclamo e può contenere una proposta di mediazione con rideterminazione dell’ammontare della pretesa (articolo 17-bis, D.lgs 546/1992). Nel restyling trova anche posto il nuovo limite di valore della controversia entro il quale il contribuente può agire in giudizio senza l’assistenza tecnica di un difensore. Tale limite, infatti, è passato da 2.582,28 a 3 mila euro.

Inoltre, la sezione dedicata alle avvertenze e, riferita ai ruoli emessi dagli Uffici provinciali, è stata modificata; modifica valida per tutti gli uffici, eccetto quelli di Roma, Milano, Napoli e Torino in quanto strutture autonome che continuano a usare le “istruzioni” aggiornate ma approvate nel 2013 con provvedimento.