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Deduzioni Auto nel 2013 e convenienza nel nuovo contesto normativo

Deduzioni Auto nel 2013 e convenienza nel nuovo contesto normativo

Deduzioni Auto nel 2013 e convenienza nel nuovo contesto normativo

Nuove percentuali di deduzione per le auto nel 2013. La L. 228/2012, meglio nota come Legge di Stabilità, ha infatti ritoccato al ribasso le disposizioni contenute nella L. 92/2012, abbattendo ulteriormente la soglia di deducibilità per autovetture e motocicli.

Riviste le percentuali, sono necessari calcoli di convenienza per valutare l’acquisto.

La normativa entrerà in vigore già a partire dal 2013 e sono necessarie alcune considerazioni per verificare l’effettiva convenienza d’acquisto per imprese a lavoratori autonomi.

Categorie colpite

Sono queste infatti le categorie maggiormente colpite dalle modifiche del legislatore. Rispetto al 2012, le auto aziendali, non utilizzate esclusivamente come beni strumentali, detenute da questi soggetti potranno godere di uno sconto d’imposta pari al 20%, sia al momento dell’acquisto che durante l’utilizzo. Ricordiamo che solo dodici mesi fa la percentuale era doppia, assestandosi al 40%. In calo anche le auto concesse ai dipendenti, che passano dal 90 al 70 per cento.

Nessuna modifica invece per agenti di commercio e promotori finanziari (il limite rimane all’80%, con massimale sull’acquisto di 25.822,84 euro) e per la piena deducibilità degli automezzi strumentali utilizzati nella normale attività d’impresa, così come la disciplina dei rimborsi chilometrici ai dipendenti disegnata all’art. 95 del Tuir.

Facile capire che, cambiando il contesto di riferimento, società  e imprenditori debbano rivedere le proprie strategie d’acquisto per valutare la convenienza di detenere un’auto all’interno della propria attività. Facendo un’analisi puramente economica, bisogna rilevare prima di tutto che i massimali sul costo d’acquisto, locazione e noleggio per le auto non strumentali sono rimasti invariati rispetto alla normativa precedente, solo la percentuale di deduzione ha subito la sforbiciata legislativa (nessuna soglia invece per i mezzi concessi ai dipendenti).

Prendiamo il caso di un’automobile non strumentale detenuta da un’impresa: applicando la nuova misura al costo d’acquisto, il risparmio è pari a 3.615,20 euro, da spalmare su più esercizi in virtù della politica d’ammortamento utilizzata. Scegliendo una suddivisione quadriennale, la quota annua a conto economico è di soli 903,80 euro, che in termini Ires significa uno sconto finale di 250 euro circa.

Poche visite/contestazioni

 

Poco, viste le implicazioni gestionali e le possibili contestazioni sollevabili. Ricordiamo ad esempio tutte le polemiche inerenti alla comunicazione dei beni ai soci, tematica ancora di difficile comprensione e attuazione.

IVA versata

I vantaggi sono invece un parziale recupero dell’Iva versata e la gestione di multe e sanzioni, ma la normativa configura inevitabilmente una nuova era per le auto aziendali, più restrittiva e meno conveniente all’atto pratico per gli attori del mercato.