È stato pubblicato da qualche settimana il libro “APP Mobile – Regimi fiscali, aspetti contabili e profili giuridici” edito da Maggioli Editore: un’analisi del mercato delle App Mobile, i principali business model, la crescita ed i margini degli sviluppatori introducono al tema della tassazione delle App e degli adempimenti fiscali degli sviluppatori.
Vengono esaminate dagli autori (i due commercialisti Dario Grilli e Maurizio Secco) le diverse forme con cui può operare uno sviluppatore in Italia ed i vari obblighi fiscali connessi (Intrastat, Black List, IVA, etc…. ).
La tassazione è infatti differente a seconda che si tratti di vendite tramite iTunes Sarl (ad esempio per l’Europa), Apple Inc (USA) o Google Play.
Dall’esame dei contratti con Apple e Google che gli sviluppatori devono accettare per poter pubblicare le App, gli autori delineano la tipologia di fatturazione sulla base della nazionalità dell’acquirente e del tipo di store da cui scarica l’App.
App Store = fattura ad Itunes Sarl o altre succursali di Apple sulla base delle tabelle contenenti nel contratto.
Google Play = fattura all’utente finale direttamente dallo sviluppatore (non è sufficiente la ricevuta inviata via e-mail da Google).
Quindi gli sviluppatori Android che pubblicano su Google Play dovrebbero emettere fattura direttamente all’utente finale e non è sufficiente per la legislazione italiana la ricevuta che Google invia via e-mail.
Tale diversità di trattamento fiscale e giuridico comporta significative differenze in termini di adempimenti e margini per gli sviluppatori.
Il libro contiene inoltre una disamina delle diverse forme con cui è possibile vendere le App (dall’attività occasionale al regime dei minimi sino alle Società di Capitali) ed esempi di fatture ad iTunes ed Apple ed ad utenti Android per acquisti sul Google Play.
Per approfondimenti o ulteriori informazioni potete visitare il link app-mobile.info