Non c’è peggior sbaglio di avviare una attività con Partita IVA senza aver tenuto conto dei costi che sono richiesti per sostenerla, questo perchè tale mancanza potrebbe vanificare i tuoi guadagni o ridurli in maniera pesante. Diverso è se hai scelto di sfruttare il Regime dei Minimi poichè in questo caso incombono meno scadenze e meno spese.
La tua impresa (sia che tu sia Libero professionista, sia Ditta Individuale) è iscritta al Registro delle Imprese dopo l’avvio di Partita IVA ed in quanto tale sei tenuto a versare annualmente una somma di denaro (diritto annuale) che è dovuta alla Camera di Commercio che è applicato in modo uguale per tutte le attività. Tale tassa dovrà essere versata allo sportello camerale oppure su F24 entro 30 giorni dalla presentazione della domanda di iscrizione o dell’annotazione.
La Camera di Commercio alla quale è iscritta la vostra attività deve fra fronte a questi costi:
Seguendo le imposte 2015, il diritto annuale per imprese non individuate faranno conto di altre misure (il diritto annuale non potrà superare le 40.000 euro in alcun caso):
Diverso è se la nostra attività è registrata con Regime dei Minimi: in questo caso subirai meno imposte e sarai soggetto a meno oneri. Sarà tua premura certificare e fatturare i corrispettivi, oltre a conservare documenti importanti come quelli emessi o ricevuti.
In quanto contribuente minimo non sei tenuto ad eseguire la registrazione e dalla tenuta delle scritture contabili ai fini delle imposte dirette: IVA, Irap, Liquidazioni, versamenti periodici. Inoltre pagherai per una imposta dei redditi (calcolato sottraendo ammontare ricavi/compensi ed il totale di spese sostenute nel medesimo periodo) e delle addizionali regionali/comunali pari al 5%.