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Ultime 10 Risposte (su 8 totali)

Preventivo Commercialista per Dichiarazione dei Redditi

Domanda del 06/07/2016 12:00 da Cassina De' Pecchi (Città Metropolitana di Milano)
Alla cortese attenzione, cerco causa trasferimento un commercialista per una partita Iva semplificata (nel XXXX regime dei minimi) produco XX fatture l'anno e mi serve un commercialista per le scadenze, compilazione Unico (per il XXXX) ed al massimo X/X chiarimenti annui. Grazie. Cordiali Saluti [...]
Risposta del 07/07/2016 12:56
BUONGIORNO,  per un preventivo mi scriva pure a questo indirizzo email: [rimosso]

Preventivo Commercialista per Dichiarazione dei Redditi

Domanda del 02/05/2016 11:08 da Pieve Emanuele (Città Metropolitana di Milano)
Richiesta di preventivo per XXX/XXXX [...]
Risposta del 03/05/2016 12:02
BUONGIORNO, che tipo di redditi deve dichiarare? solo quelli da lavoro dipendente o anche altro? ad esempio:  redditi da fabbricati assegni familiari coniuge/figlio a carico partecipazioni in società

Preventivo Commercialista per Avviare Attività

Domanda del 29/04/2016 10:40 da Piacenza (Provincia di Piacenza)
Vorrei aprire una partita iva agevolata con regime forfettario XXXX. Trattasi di negozio per vendita e assistenza informatica da affittare. Quali spese devo sostenere per aprire l'attività individuale e quali spese dovrò sostenere per la contabilità annuale dal commercialista ? Grazie [...]
Risposta del 03/05/2016 12:04
buongiorno,  se preferisce posso contattarla al fine di definire un incontro presso il mio studio.  rimango a disposizione

Preventivo Commercialista per Avviare Attività

Domanda del 20/04/2016 17:40 da Settimo Milanese (Città Metropolitana di Milano)
Ditta individuale a regime forfettario. [...]
Risposta del 22/04/2016 11:06
Buongiorno,  per prepararle un preventivo mi servono alcuni dati: Innanzitutto bisogna stabilire se l’attività è di tipo professionale oppure è necessario aprire una ditta. Se mi occupo di consulenza aziendale sono un professionista; se invece intendo produrre pane sono un artigiano e dovrò aprire una ditta. La differenza è rilevante poiché comporta degli adempimenti in più per chi deve aprire la partita IVA come ditta individuale. Tutto gira intorno ai codici ATECO: si tratta della classificazione delle attività economiche adottata dall’ISTAT. Ogni attività (o quasi) ha un codice proprio e l’elenco completo è consultabile qui. Ad esempio al codice XX.XX.XX corrisponde l’attività di “abbattimento di alberi e foreste”, ma magari non fa al caso nostro. Vediamo dunque quali sono le differenze, in termini di avvio attività, tra liberi professionisti e ditte individuali. Libero professionista I liberi professionisti, al momento dell’apertura della partita IVA, devono provvedere a presentare il modello di inizio attività all’Agenzia delle Entrate, modello AAX, ed iscriversi alla Gestione Separata INPS, a meno che non vadano a svolgere una professione con previdenza professionale indipendente, come può essere l’INPGI per i giornalisti. Bisognerà dunque compilare un apposito modello, consegnarlo direttamente all’Agenzia delle Entrate (anche a mezzo raccomandata oppure direttamente attraverso i servizi online della stessa) e iscriversi all’INPS, cosa che è possibile fare anche telefonicamente oltre che nelle modalità sopra descritte per il modello di inizio attività. Ditta individuale Le ditte individuali, oltre agli adempimenti sopra citati per i professionisti, sono tenute all’iscrizione presso il Registro delle Imprese, tenuto nelle Camere di Commercio. Nel XXXX, al fine di semplificare le operazioni di avvio delle attività, è stato predisposta laComunicazione Unica che attraverso la sua compilazione consente di: richiedere il codice fiscale e la partita IVA; aprire la posizione assicurativa presso l’INAIL; chiedere l’iscrizione all’INPS dei dipendenti o dei lavoratori autonomi; chiedere l’iscrizione al Registro delle Imprese tenuto dalle Camere di Commercio. La Comunicazione Unica può essere trasmessa esclusivamente in via telematica attraverso i software messi a disposizione dalle Camere di Commercio. Regimi fiscali Una volta scelto il proprio codice ATECO, definita la propria attività tra professionale ed imprenditoriale, occorre decidere quale regime fiscale applicare. L’Italia non è propriamente la patria delle semplificazione, dunque anche in questo caso ci si ritrova un ventaglio di scelte che spesso richiede anche delle articolate valutazioni sulla convenienza di scegliere un regime anziché un altro. Vediamo quali sono i regimi fiscali a disposizione di chi inizia disponibili al momento in cui si redige questo articolo. Partita IVA: regime forfettario agevolato Il regime forfettario agevolato è stato istituito dalla Legge di Stabilità XXXX. Innanzitutto per rientrare in tale regime bisogna rispettare dei limiti reddituali che differiscono a seconda dell’attività svolta: XXmila euro per professionisti, artigiani e imprese; XXmila euro per commercianti, alberghi e ristoranti; XXmila euro per ambulanti di alimentari e bevande; XXmila euro per ambulanti di altri prodotti. Questo particolare regime fiscale comporta una determinazione del reddito imponibile in maniera forfettaria, appunto (non è quindi necessario scaricare alcun costo, in quanto l’imponibile sarà una mera percentuale del fatturato) e un’imposta sostitutiva pari al XX% dell’imponibile stesso. Se si rientra nei limiti di reddito sopra enunciato è possibile passare dal regime ordinario al regime forfettario, semplicemente comunicando la propria volontà attraverso la prima dichiarazione IVA presentata successivamente alla propria scelta. E i vecchi contribuenti minimi? Chi ad oggi si avvale dei vecchi Minimi potrà proseguire con l’imposizione al X% fino al quinto anno dopo l’apertura dell’attività oppure fino al compimento del XX° anno di età. Partita IVA: regime forfettario per startup Il regime forfettario è ancora più vantaggioso per chi apre una nuova partita IVA. In questo caso infatti l’imposta sostitutiva scende dal XX al X%. Per poter usufruire di questa ulteriore agevolazione il reddito imponibile dovrà essere inferiore a XXmila, Si precisa inoltre che l’aliquota agevolata opererà per soli X anni indipendentemente dall’età anagrafica del soggetto titolare di partita IVA. Terminati i X anni, se si rimane entro i limiti di reddito elencati nel paragrafo precedente, si passerà all’aliquota del XX%. Partita IVA: Regime Ordinario Se chi intende aprire la partita IVA non rispetta le caratteristiche dei regimi agevolati di cui sopra, occorrerà utilizzare il regime che chiameremo ordinario. Il che comporta: liquidazioni e versamenti IVA (nei regimi dei minimi non si è soggetti IVA); tenuta dei registri contabili; assoggettamento agli Studi di Settore; imposizione fiscale ordinaria, dunque IRPEF progressiva per scaglioni; possibilità di assumere dei dipendenti e/o di avvalersi liberamente di collaboratori; nessun limite ai ricavi; nessun limite alle esportazioni. Lavoro autonomo e dipendente insieme A questo punto potrebbe sorgere una domanda: ma se sono un lavoratore dipendente e volessi aprire la partita IVA per svolgere una seconda attività in proprio? In questo caso la prima risposta, che è valida per tutti, è regime ordinario. Nel caso in cui si valuti invece il regime forfettario, occorre sapere che non possono avvalersi di tale regime coloro che abbiano conseguito, nell’anno antecedente a quello in cui intendono esercitare questa opzione, redditi di lavoro dipendente o assimilato, eccedenti la soglia di XXmila euro. Gestioni INPS Doveroso un accenno alle gestioni INPS, soprattutto per capire in che modo le aliquote contributive incidono sul reddito da lavoro autonomo. Ecco quali sono le aliquote e i contributi fissi da versare, ad oggi: Artigiani. Contributi fissi annui pari a X.XXX,XX euro, più il XX,XX% della quota che eccede il reddito minimo, fissato a XX.XXX euro. Commercianti. Contributi fissi annui pari a X.XXX,XX euro, più il XX,XX% della quota che eccede il reddito minimo, fissato a XX.XXX euro. Gestione separata. Aliquota per il XXXX confermata al XX%, ma destinata a salire nei prossimi anni come per le gestioni di cui sopra. Gli artigiani e i commercianti che accedono al regime forfettario verseranno i contributi fissi sul minimale ridotti del XX%. È comunque evidente che sul fronte contributivo la situazione è ancora più fluida che su quello fiscale, se possibile. Partita IVA: imposizione fiscale Come descritto sopra, i titolari di Partita IVA pagano l’IRPEF. Sappiamo che i forfettari verseranno il XX% del proprio reddito determinato con un coefficiente di redditività applicato al fatturato. Per gli ordinari, invece, ci sono le aliquote IRPEF progressive per scaglioni: XX% per i redditi fino a XX.XXX euro; XX% per la parte di reddito che va da XX.XXX a XX.XXX euro; XX% per la parte tra XX.XXX e XX.XXX euro; XX% per la parte tra XX.XXX e XX.XXX euro; XX% per la parte di reddito superiore a XX.XXX euro. Facciamo un esempio. Per un reddito di XX.XXX euro pagheremo (valori arrotondati all’unità di euro): X.XXX euro per il primo scaglione, X.XXX per il secondo scaglione, XX.XXX per il terzo scaglione, X.XXX euro per il quarto scaglione, X.XXX euro per il quarto scaglione, per un totale di XX.XXX euro (all’incirca il XX% del reddito). Partita IVA costi deducibili Mentre per i fofettari non esistono costi deducibili poiché la base imponibile si determina a forfait moltiplicando i ricavi per un coefficiente, per i possessori di una partita IVA ordinaria bisogna determinare il reddito sottraendo ai ricavi i costi, purché siano deducibili. I costi sono deducibili se inerenti l’attività svolta. Banalmente se mi occupo di catering potrò scaricare una spesa di tipo alimentare, se invece faccio l’idraulico no. Nel caso in cui si decida di lavorare da casa e si indichi il proprio indirizzo all’apertura della partita IVA, si potrà dedurre, scaricare, il XX% delle spese legate all’abitazione come affitto, riscaldamento, elettricità ecc. Attenzione alle spese telefoniche e a quelle sostenute per l’automobile. Si tratta delle tipologia di spesa che negli anni hanno maggiormente subito delle modifiche in quanto a deducibilità. Bisognerà verificare di anno in anno quali sono le percentuali deducibili che potrebbero variare anche in base all’attività svolta, e ritorniamo al famigerato codice ATECO. Partita IVA comunitaria Nel caso in cui si sappia già in partenza che avverranno acquisti o vendite con altri Paesi UE, si pensi banalmente a chi vende a Google gli spazi pubblicitari sul proprio sito/blog, occorre un’ulteriore operazione: l’iscrizione al VIES, VAT information exchange system, un registro telematico che consente sia agli operatori economici che al Fisco di controllare l’effettiva esistenza e le relative autorizzazioni ad operare di chi vende o compra tra paesi UE. L’iscrizione avviene automaticamente selezionando la voce “Operazioni Intracomunitarie” nel modello AAX utilizzato per l’apertura della Partita IVA. Aprire la Partita IVA: costi Ma quanto può costare l’apertura della partita IVA? Andiamo da zero, se sei un professionista e procedi autonomamente con le aperture presso l’Agenzia delle Entrate e l’INPS, a un valore variabile a seconda dell’attività svolta se ci si avvale delle prestazioni di un commercialista o di un patronato, soprattutto nel caso tu debba aprire una ditta. Le pratiche riguardanti Agenzia delle Entrate e INPS, infatti, non hanno un costo se non quello da corrispondere al consulente che le sta chiudendo al posto del contribuente. Se invece bisogna iscrivere la ditta in Camera di Commercio, al costo del consulente vanno aggiunti i diritti camerali (bollo e segreteria) che ad esempio per un’impresa artigiana ammontano a euro XX,XX.

Preventivo Commercialista per Avviare Attività

Domanda del 20/04/2016 12:25 da Milano (Città Metropolitana di Milano)
Buongiorno, Attualmente svolgo una attività da dipendente full time a tempo indeterminato, vorrei parallelamente alla mia principale attivita’ da dipendente avviare un attivita di E-commerce col regime forfettario potendovi io accedere visto che ho un reddito di XXmila euro. Al momento so’ che non dovrei versare i contributi INPS in [...]
Risposta del 21/04/2016 14:50
buongiorno, il X% verrebbe calcolato sul suo fatturato - costi sostenuti, su questo risultato viene applicato il X% da cui si genera l' imposta sostitutiva da versare, oltre ai redditi di lavoro dipendere.  per qualunque altra informazione non esiti a contattarmi  [rimosso]

Preventivo Commercialista per SRL Semplificata

Domanda del 19/04/2016 10:20 da Milano (Milano)
Richiedo preventivo economico per aprire una SRLS. Grazie [...]
Risposta del 21/04/2016 14:35
buongiorno, l'assistenza per costituire una srls varia a seconda di alcuni casi, ad esempio l'organo amministrativo sarà un cda o amministratore unico? ci sarà un unico socio o piu' soci? capitale sociale che volete versare a quanto ammonta? rimango a disposizione e porgo cordiali saluti S.Giardina

Preventivo Commercialista per apertura Partita IVA

Domanda del 18/04/2016 15:21 da Milano (Città Metropolitana di Milano)
Buongiorno, vorrei aprire partita iva per un attivita di e-commerce e avrei bisogno di consigli e il costo mensile per tenere la contabilità . Grazie [rimosso] [...]
Risposta del 21/04/2016 16:17
I costi relativi alla  tenuta della contabilità  (costi di mantenimento) sono diretta conseguenza della mole di lavoro che la gestione della tua ditta individuale necessita. Le valutazioni da fare per determinare il costo del commercialista possono essere diverse e possono toccare diversi aspetti, come:la tipologia della tua attività, il regime fiscale prescelto, il volume d’affari prodotto, il numero di fatture annue, la presenza di eventuali operazioni con l’estero e così via. per la sola apertura del codice della partita iva l'onorario richiesto è pari ad euro XXX+iva+contributo X%

Preventivo Commercialista per apertura Partita IVA

Domanda del 08/04/2016 16:41 da Merate (Provincia di Lecco)
Buongiorno vorrei sapere gentilmente il costo per aprire la partita iva come ditta individuale ( intermediario del commercio XX.XX.XX) e la tempistica. Grazie [...]
Risposta del 21/04/2016 14:30
Buongiorno [rimosso], per quanto riguarda l'apertura della partita iva il costo è pari ad Euro XXX +iva e cassa previdenziale. La tempistica è immediata. attendo suo cortese riscontro. grazie