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Partita IVA: Libero professionista o Ditta Individuale?

Partita IVA: Libero professionista o Ditta Individuale?

partita iva

L’avvio della Partita IVA è da considerarsi obbligatoria qual ora sussista un’attività economica e di guadagno professionale, costante e continuativa che superi il tetto massimo di 5.000 euro annuali. Infatti, la fattura nel caso di ritenuta d’acconto, viene emessa da chi effettua una prestazione solo in modo occasionale.

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Ma quando ci accingiamo ad aprire un’attività e sussistono questi requisiti, quale è la modalità di apertura Partita IVA? Ci sono infatti due forme legate a quest’ultima, in base al tipo di attività svolta bisognerà scegliere tra Partita IVA da Libero Professionista o Ditta Individuale. Faremo un quadro generale per capire quale profilo rispecchia più la propria attività.

La Ditta Individuale

Per Ditta Individuale si indica un’azienda che sia di proprietà di una unica persona, che poi vestirà il ruolo di Imprenditore all’interno della medesima. Sulle Ditte Individuali sussiste una soglia di pagamento che si aggira sulle 4.000 euro ogni 14.500 euro di utile, oltre questa soglia viene attivata l’aliquota del 21/22% fino a introiti pari a 42.000 euro. Tuttavia grazie alla Legge di Stabilità 2015, artigiani e commercianti possono godere della soppressione dei contributi fissi grazie al regime notevolmente agevolato.

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Sotto la forma Ditta Individuale è possibile scegliere a sua volta tra due sotto-scelta:

  • Impresa Familiare: il titolare dell’azienda ha il supporto (su prestazioni dovute) dei suoi familiari. Tutti, comunque, han diritto alla ripartizione degli utili dell’azienda anche se il titolare resta il principale responsabile.
  • Impresa Coniugale: può essere scelta solo se vi è un accordo matrimoniale, solo se vi è comunione legale dei beni ed ambedue gestiscano l’impresa in egual condizioni.

Il Libero Professionista

La scelta cadrà sul profilo di Libero Professionista, se non parliamo di imprenditoria ma di un soggetto che esercita la propria attività in modo indipendente. Per quanto riguarda la contabilità dei professionisti, invece, sussiste il principio di deduzione della tassazione e dei costi  dei compensi riscossi e regolarmente registrati sul proprio conto corrente. In questo caso è possibile dedurre tutto ciò che è stato effettivamente speso.

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La vera differenza tra le due figure è che mentre nel profilo del libero professionista c’è prevalenza del suo lavoro (confronto al capitale), l’imprenditore (quindi Ditta Individuale), come recita l’art. 2082 c.c “è colui che esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi“.

Utili strumenti per Partita IVA

Abbiamo a disposizione alcuni servizi da utilizzare o link utili in merito alla partita IVA, ve ne elenchiamo qualcuno:

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