Col nuovo provvedimento legislativo sulla riscossione, viene data la possibilità di versare, ed aumentare, il numero di rate per i debiti erariali. I benefici prodotti da questo provvedimento entreranno in vigore su date differenti, in base all’atto al quale si riferiscono.
Innanzitutto cos’è l’imposta di successione? E’ una imposta che va a colpire il trasferimento di proprietà e di diritti di beni ed immobili, dopo la scomparsa del rispettivo titolare. Tutto ciò che è legato legalmente al titolare defunto passa agli eredi più vicini o intestati. La dichiarazione di successione va eseguita entro i 12 mesi seguenti alla morta del suddetto.
Chi sono gli obbligati a presentare tale dichiarazione?
L’imposta di successione è divisa in tre aliquote, che cambiano in base al grado di parentela degli ereditari: parte da un 4% per coniuge o parenti stretti fino ad un 8% per tutti gli altri soggetti non definiti. A prescindere da questo, la successione di beni immobili è soggetta ad imposte catastali e ipotecarie.
Vista la difficoltà, in alcuni casi, nel pagare grandi somme per tale imposta, il decreto legislativo ha previsto novità:
Il tutto può essere eseguito dotandosi di un profilo attinente al caso: puoi ad esempio contattare i professionisti del settore per risolvere dubbi o punti che non ti sono ben chiari.